Efrim Manuel Menuck è un grande musicista.
Così a nominarlo pochi potrebbero riconoscerlo, ma se inizio a citare gruppi come Godspeed Black! You Emperor, i fondatori del post-rock, per non parlare dei Silver Mt. Zion, altro gruppo importante della scena indipendente, senza però tralasciare i Set Fire To Flames ed altri progetti, vedi la casa discografica Constellation Records, magari tutti questi indizi possono aiutare a riconoscerlo.
Tutto questo per dire che dietro a tutto ciò, c’è la mano, importante e fondatrice, di Efrim Menuck. Un grande musicista, capace di pubblicare dischi che hanno fatto la storia della musica rock indipendente. Introverso e malinconico musicalmente, Efrim Manuel Menuck non nasconde al pubblico dei suoi concerto il suo lato estroverso e divertente, loquace e con la battuta pronta.

Ed in questo 2011 pubblica, in mezzo ai suoi tanti progetti (vedi la reunion dei GY!BE), il suo primo album solista. Un disco che si avvale anche della collaborazione di Jessica Moss (vedi Silver MT. Zion) al violino. Mi sono domandato il perchè di una prova solista, visto il ruolo di leader che già  ricopre nei progetti appena citati.
Non a caso, basta ascoltare il primo brano di “Plays “‘High Gospel’ ” ed è come sentire le influenze di tutti i suoi progetti paralleli appena citati. Il disco però è discontinuo nel suo scorrere. A tratti si sentono atmosfere sognati, intervallate da momenti elettronici, qualche accenno di blues e tanti rumori claustrofobici. Un’atmosfera malinconica e cupa nella sua essenza (vedi anche la scomparsa dell’amico musicista Vic Chesnut a cui dedica anche un brano).

Il disco è per metà  strumentale e per metà  cantato. Ed è proprio nei brani cantanti che abbiamo gli episodi migliori (su tutti voglio citare “Our Lady Of Parc Extension And Her Munificent Sorrows” e la struggente “Heavy Calls & Hospitals Blues”).
Ma non è un lavoro esaltante a mio modesto giudizio. Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più da uno come Menuck. Questo però non altera la mia idea sul musicista e sulla sicura speranza di vederlo pubblicare prossimamente opere che uno pieno di talento come lui sa fare.