Nel 1998 Enrico Amendolia, Nicola Fraschetti e Simone Lalli, ovvero i Flora & Fauna, pubblicarono l’omonimo album esclusivamente in vinile. Oggi tornano con una ristampa in cd e un tour alle porte.
Una ventina di minuti di adrenalina, ecco cos’è “Flora & Fauna”. Un flusso continuo che scorre inesorabile dall’introduttiva “Materia 4”, interamente strumentale, alla conclusiva, semistrumentale “Cantilena”.
Siamo in territori sonori post-hardcore, alla Shellac e Fugazi per intenderci, con qualche sprazzo anche, perchè no, di Calibro 35.
L’incipit è una porta potentemente sbattuta in faccia, ben legata al zig-zagante giro di basso di “Lettera”. Il pregio maggiore del lavoro è probabilmente quello di avere un groove scarno e ruvido ma allo stesso tempo pieno. Ottimi quindi gli intrecci chitarra-sezione ritmica: lo conferma “Giorni”, che si sviluppa tra cavalcate chitarristiche e cambi di tempo fino ad esplodere in un urlo di rabbia repressa.
Liriche minimali ma dirette e suggestive. “Altalena” fotografa un po’ il disagio per la situazione odierna (quasi) priva di certezze, pur essendo stata scritta 14 anni fa (ma del resto”…): Siamo in tanti, tutti qui, aggrappati all’altalena. Ci lasciamo trasportare per gioco ma non va.”
“Lezioni di Volo” racconta il desiderio di libertà in una dialettica bambino-adulto, prima che “Materia 3” irrompa in tutto il suo tarantolato dipanarsi in rallentamenti e accelerazioni. Gli scampanellii e le melodie accennate della succitata “Cantilena” chiudono quello che ci auguriamo essere il re-start di una carriera discografica i cui sviluppi saranno senz’altro da seguire.
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2. Lettera
3. Giorni
4. Altalena
5. Lezioni di Volo
6. Materia 3
7. Cantilena