Restare intrappolati, chiusi dentro una scatola: Layne Stayley, gli Alice in Chains. Davanti a me un libro, o meglio un diario. Leggo, giorno dopo giorno, tutti gli anni ‘90 tramite le parole dello scrittore Gianluca Crugnola. Le sue passioni, le sue avventure, la sua storia e sopratutto la sua compagna di viaggio: la musica. “Now Playing the Nineties – Cronologia Rock dell’ultima rivoluzione culturale” il titolo del suo libro, pubblicato da “I senza tregua edizioni”.
Militante su più riviste musicali, Gianluca con questo suo lavoro ha voluto esplorare la sua giovanissima età parlando di come l’epoca musicale a lui più cara lo ha attravarsato. Dalla caduta del muro di Berlino fino alla fine del 1999 ci inoltriamo in qualcosa che tanti di noi conoscono, perchè alcuni fatti storici sono oggettivi, ma ognuno di noi è un fatto a se, e “Now Playing the Nineties“ è la storia di Gianluca. Cosa troviamo nelle pagine di questo diario? La comprensione, più vicina possibile, dello spirito di Seattle, con la clautrofobia incessante di Layne Stayle e compagni, descritta con un linguaggio graffiante e poetico, a tratti oscuro dell’autore. E poi ancora, tanta musica, i Nirvana in Italia, la tragicità delle guerre a cui ci hanno sempre sensibilizzato dove l’ unica vera rock star sembrava essere Gino Strada.
Dieci anni narrate con un giusto mix tra diario storico e sentimentale, perchè ci sono anche le forti emozioni di Gianluca, il suo primo concerto, i suoi ricordi nitidi del fenomeno Vasco Rossi durante il tour “Gli spari sopra”. Non solo Grunge quindi, come forse inizialmente si è tentati di pensare. La scena italiana è altrettanto determinante per capire chi e cosa si è diventati. I Litfiba e il loro linguaggio,quei piccoli e grandi shock anche nello sport, come la morte di Senna. La lettura di questa cronologia Rock regala al lettore un tuffo nel passato per chi c’è stato, ma ha anche la grossa responsabilità di nutrire la curiosità in chi, per fortuna o purtroppo, è venuto dopo.
Il libro non lascia niente nell’ombra e ricorda anche quei periodi anche in cui la musica Ska si è fatta avanti, ma anche quel periodo in cui i Pink Floyd con “The Division Bell” hanno recuperato certi suoni che sembravano esser stati messi da parte. Gianluca ricorda anche di quando si è trovato al cinema a vedere Il corvo, un film divenuto subito un cult, con in se quell’assurda morte. Speranza e disillusione, molto toccante per esempio è leggere come in poche righe l’autore descrive l’impatto che ha avuto la morte di Freddie Mercury. “Now Playing the Nineties” è molto spesso la storia di tutti e davvero in poche giornate si divora un’epoca che sembra così lontana ma in realtà è li, dietro l’angolo. L’esperienza dell’autore mentre si ritrova a fare il militare, con il suo unico pensiero: la musica. La musica, mi dice in una breve chiaccherata Gianluca, è stata ed è per lui la base solida di tutto, al netto di ogni cambiamento che ha dovuto attraversare, quest’arte è sempre con lui e non può smettere di scriverne o di parlarne. Un diario, un’enciclopedia oggettiva ed emotiva, uno sguardo critico e attento.Quanti personaggi divenuti indelebili hanno visto i dieci anni che vado a leggere, quanta non rassegnazione per la storia di Jeff Buckley e quante contrapposizioni.
E’ molto interessante prendere uno spaccato della storia passata in mano e vederlo al di fuori, certe dinamiche ora sembrano molto più evidenti: in un mondo in cui stava vincendo il Brit-Pop arriva poi Dave Grohl, risorto dalla ceneri con i suoi amici e porta sul palco qualcos’altro, I Foo Fighters. Quello che siamo, è frutto di ciò che viviamo e in questo caso è frutto della musica ache respiriamo. Questo è ciò che penso una volta letta l’ultima pagina, ancora una volta sorpresa di quanto Lucio Battisti riesca ancora a dare, ancora sorpresa di quanto, tanti di noi, ricordino quel giorno triste in cui in qualche modo abbiamo dovuto dirgli addio.
Editore: isenzatregua
Autore: Gianluca Crugnola
Lingua: Italiano
Pagine: 292 pagine
ISBN-10: 8894681076
ISBN-13: 978-8894681079