Un percorso musicale unico, complesso, non lineare e affascinante quello di Lucy Kruger musicista sudafricana che vive a Berlino e insieme ai suoi ragazzi perduti ha recentemente completato una trilogia di album tenaci e grintosi come “Sleeping Tapes for Some Girls”, “Transit Tapes (for women who move forniture around)” e “Teen Tapes (for performing your stunts)”.

L’ultimo capitolo è uscito ad aprile 2022 e poco più di un anno dopo viene pubblicato “Heaving” che ribadisce la compattezza di un collettivo dalle solide, solidissime radici post punk contaminate da elettronica e ambient. Dieci brani catartici, strutturati attorno al puro e vivido istinto sonoro, nati come performance artistica molto fisica e liberatoria soprattutto nell’uso della voce, accompagnata da una vasta gamma di strumenti (chitarre, archi, sintetizzatori, basso, batteria).

Minimale l’inizio affidato a “Auditorium” che punta tutto su una melodia vocale fortemente accentuata mentre la title track si affida all’elettronica applicata al post punk più kraut e teutonico che contagia anche “Howl” tra loop e distorsione, rabbia e desiderio. “Stereoscope” ha il piglio della ballata sperimentale, riflessiva, molto diversa da “Burning Building” col suo basso ritmato e le chitarre taglienti almeno quanto il testo.

Nuovo cambio d’atmosfera con “Feedback Hounds” misteriosa e spettrale, con un arrangiamento essenziale quanto basta. Carnale e minacciosa è invece “Front Row”, altrettanto pericolosa suona l’agrodolce e magnetica “Tender”, tagliente “Heaven Sent” che può ricordare la prima Anna Calvi.

Il finale è tutto dedicato alla lunare “Undress” con la batteria cadenzata, i sintetizzatori, l’intensità dolorosa del testo. Circondata da una line – up che riunisce praticamente tutti i musicisti che hanno suonato nei The Lost Boys, Lucy Kruger mette in scena  una celebrazione del rischio, dell’imprevedibilità della musica quando diventa avventura.