Gradito ritorno quello di Beverly Glenn-Copeland, che annuncia il suo quinto LP, “The Ones Ahead“, in uscita il prossimo 28 luglio via Transgressive Records / PIAS, in arrivo dopo ben 19 anni da Primal Prayer”, pubblicato nel 2004 con il moniker di Phynix.
Glenn-Copeland ha registrato “The Ones Ahead” in collaborazione con il produttore John Herbermann e con gli Indigo Rising (Bianca Palmer, Jeremy Costello, Nick Dourado, Carlie Howell e Kurt Inder), la band che lo ha accompagnato nel suo tour europeo inaugurale, il cui suono conferisce una ricchezza cinematografica a questi arrangiamenti elettroacustici dalla struttura intricata. L’album è stato registrato in uno studio remoto in Nuova Scozia alla fine del 2021 e poi terminato nel 2022, con Herbermann che ha registrato in diretta dal pavimento, catturando l’interazione dinamica tra il gruppo.
Nel tumulto di questo mondo, ci sono delle costanti. Le persone hanno bisogno le une delle altre. Ogni movimento sfiora gli altri, si muove. Nessuno di noi è isolato e nessuno di noi è fermo. La musica di Beverly Glenn-Copeland si nutre profondamente di queste verità. Per decenni, il cantante, songwriter e compositore nato a Filadelfia e residente in Canada ha orientato una miriade di pratiche musicali verso un’unica, luminosa convinzione: che la musica possa scuoterci da ciò che ci chiude gli uni agli altri. Il suo poliedrico lavoro si arrende alla bellezza, al dolore e alla grande capacità di guarigione che attraversano la vita; nella sua sfacciata sincerità, invita a condividere il suo coraggio. Il nuovo album di Glenn-Copeland, “The Ones Ahead” – la sua prima raccolta di nuova musica in quasi vent’anni – approfondisce queste esplorazioni, gettando una luce indagatrice su come tutti noi dobbiamo dissolvere i danni di questo mondo e portarci avanti a vicenda nel prossimo.
Ad anticipare la release ecco il primo singolo, la opening-track “Africa Calling”, che potete ascoltare qui sotto.
Beverly dice del brano:
Negli anni ’80 ho avuto l’onore di esibirmi con un artista incredibile di nome Dido, un maestro dei tamburi indigeni dell’Africa occidentale. La bellezza di questa tradizione di tamburi è esplorata in ‘Africa Calling’. Nel corso degli anni, in molte conversazioni, ho capito di condividere con molti altri membri della diaspora africana un sentimento indefinibile e senza nome, una chiamata, un bisogno profondo di esplorare ed esprimere la nostra eredità. Accanto al dolore, c’è il desiderio di conoscere le nostre radici, che ci sono state nascoste quando le linee familiari sono state strappate nei giorni terribili della tratta transatlantica degli schiavi. In un mondo ancora legato ai vincoli del colonialismo, so di non essere l’unica a dover ascoltare il richiamo di questo desiderio che dura da generazioni.
“The Ones Ahead” Tracklist:
1. Africa Calling
2. Harbour (Song For Elizabeth)
3. Love Takes All
4. People Of The Loon
5. Stand Anthem
6. The Ones Ahead
7. Prince Caspian’s Dream
8. Lakeland Angel
9. No Other