Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
ARLO PARKS – “My Soft Machine”
[Transgressive Records]
A 2 anni dal suo eccellente album d’esordio, “Collapsed In Sunbeams“, la musicista inglese con un’opera profondamente personale, una narrazione delle esperienze vissute dalla Parks nel corso dei suoi vent’anni e della crescita che vi si intreccia:
Questo disco è la vita attraverso la mia lente, attraverso il mio corpo: l’ansia dei vent’anni, l’abuso di sostanze degli amici che mi circondano, le viscere dell’innamoramento per la prima volta, la navigazione nel PTSD e nel dolore, l’autosabotaggio e la gioia, il muoversi attraverso i mondi con meraviglia e sensibilità – com’è essere intrappolati in questo particolare corpo”
SPARKS – “The Girl Is Crying in Her Latte”
[Island]
“The Girl Is Crying In Her Latte” segna la prima uscita dei fratelli Ron e Russell Mael per la venerabile etichetta Island Records in quasi cinquant’anni (era su Island anche il classico della band “Kimono My House” del 1974). Il disco, descritto dal duo come audace e senza compromessi come qualsiasi cosa abbiamo fatto allora, o per quel che vale, in qualsiasi momento della nostra carriera, include nuove vignette musicali immediatamente intriganti (“Mona Lisa’s Packing, Leaving Late Tonight” e “Nothing Is Good As They Say It Is”), canzoni che mostrano ancora una volta l’apparentemente incessante capacità degli Sparks di creare storie complete e intricatamente dettagliate all’interno di perfetti orecchi pop di tre minuti e mezzo.
CALIBRO 35 – “Nouvelles Aventures”
[Virgin Music Italy/Record Kicks]
Registrato presso gli storici studi di Auditorium Novecento a Napoli “Nouvelles Aventures” arriva a pochi mesi di distanza dal disco, diviso in due volumi, tributo ad Ennio Morricone “Scacco Al Maestro” ( Volume 1 & Volume 2 ).
Dopo un paio di anni intensi e stimolanti interpretando Morricone e scrivendo musica per la fiction “Blanca” avevamo un grande desiderio di fare nuova musica ispirata. Per farlo siamo usciti di casa e ci siamo rinchiusi nella splendida capsula spazio-temporale che è lo studio Auditorium Novecento. Il risultato è una serie di viaggi musicali in cui abbiamo concentrato tutte le nostre esperienze artistiche e umane. Come nei viaggi fantastici e straordinari di Verne, abbiamo esplorato luoghi lontani dove non eravamo mai stati. Ci è poi capitato di tornare su lidi più conosciuti e di scoprirli con occhi nuovi senza accorgercene. Abbiamo preso in prestito il titolo da György Ligeti, proprio perché dopo quindici anni di costruzione di noi stessi, siamo pronti per nuove avventure.
DANIEL BLUMBERG – “GUT”
[Mute]
Le note stampa che accompagnano questo nuovo lavoro dell’artista inglese descrivono “GUT” come un album decisamente grezzo e personale, un allontanamento radicale dai lavori precedenti di Blumberg che lo colloca saldamente in uno spazio unico all’interno della pratica della musica sperimentale. Fa obliquo riferimento alla malattia intestinale di cui Blumberg ha sofferto negli ultimi anni, ma soprattutto è una suite elementare e corporea di sei canzoni interconnesse che tracciano un corpo spogliato e ricostruito. Ci sono interpretazioni del dolore, della frustrazione e della fatica in ballate fatte di tendini e ossa, una voce straordinaria che va oltre il corpo per sfuggire alle disfunzioni della carne e un accompagnamento musicale che prende fiato e ritmo in forme sregolate e originali.
KEVIN MORBY – More Photographs (A Continuum)
[Dead Oceans]
E’ passato solamente un anno dall’uscita del suo settimo LP, “This Is A Photograph“, ma Kevin Morby ha già pronte nuove fotografie pronte da condividere con i fan attraverso questo nuovo lavoro: “More Photograph (A Continuum)“ contiene tre nuove versioni di canzoni già presenti sull’album precedente più sei brani inediti.
MIYA FOLICK – “Roach”
[Nettwerk]
Era settembre 2022 quando Miya Folick pubblicava il “2007″, EP che faceva immediatamente breccia nei nostri cuori. Ora la Folick torna con il suo secondo album a 5 anni dal debut “Premonitions” (2018). Mesi fa il primo estratto, un brano nervoso e solido sostenuto da un basso penetrante e una chitarra che trova un giro ipnotico, era stato un ottimo antipasto.
WOLF EYES – “Dreams In Splattered Lines”
[Disciples]
“Dreams In Splattered Lines” raccoglie 25 anni di elettronica fai-da-te dei Wolf Eyes mescolata con la sensibilità avanguardista del movimento Fluxus e il granito della squallida vita del Midwest. Recuperando idee già esplorate nel recente disco di collaborazioni “Presents Difficult Messages”, il disco presenta un paesaggio onirico surreale di collage sonori disorientanti.
THE DIRTY NIL – “Free Rein To Passions”
[Dine Alone Records]
“Free Rein To Passions”, che arriva a distanza di poco più di due anni dal precedente “Fuck Art“, segna il debutto del nuovo bassista Sam Tomlinson arrivato dopo la partenza di Ross Miller. Luke Bentham, frontman della band punk-rock dell’Ontario dice del nuovo disco:
“Fuck Art” era molto cantato. Non c’erano molte parti in cui si poteva semplicemente suonare i riff. “Free Rein To Passions” è un disco un po’ più cattivo, in cui non ci siamo preoccupati dei piccoli dettagli insignificanti. Se suonava bene, lo facevamo.
SIMPLY RED – “Time”
[Warner]
Tredicesimo disco in studio per Mick Hucknall e soci.
GIA MARGARET – “Romantic Piano“
[Jagjaguwar]
Nuovo lavoro per Gia Margaret a 3 anni distanza dall’ultimo omonimo disco.
“Romantic Piano” è stato scritto con la mente di una principiante… per questa raccolta, ho pensato: ‘E se potessi schiarirmi le idee da tutte le cose che ho imparato sul pianoforte? Come suonerebbero quelle canzoni?
BOY & BEAR – “Boy & Bear”
[Community Music]
L’omonimo nuovo album dei Boy & Bear, che arriva a distanza di quasi quattro anni dal precedente, “Suck On Light“, è stato prodotto dalla stessa band di Sydney e registrato ai Golden Retriever Studios di Marrickville, con Craig Silvey (Florence + the Machine, Arcade Fire, The National) occupato del mixing a Londra.
CLARK – “Sus Dog”
[Throttle Records]
Decimo disco in studio per il produttore britannico, il primo interamente focalizzato sulla sua voce. Supervisiona e produce Thom Yorke.
MATTHEW HERBERT & LONDON CONTEMPORARY ORCHESTRA – “The Horse”
[Modern/BMG]
Nuovo straordinario progetto di quel genio di Matthew Herbert che per l’occasione si unisce alla London Contemporary Orchestra. “The Horse” è stato realizzato utilizzando uno scheletro di cavallo a grandezza naturale come sorgente sonora: i flauti usati nel disco, ad esempio, sono stati realizzati su misura con le ossa della coscia del cavallo. Al disco collaborano anche Shabaka Hutchings e Theon Cross (Son’s Of Kemet), Evan Parker e Edward Wakili-Hick (Korokoko).
ASMA MAROOF, PATRICK BELAGA & TAPIWA SVOSVE – “The Sport of Love”
[Pan]
All’insegna del jazz esplorativo – freeform, ambient, alien e spiritual – il compositore e violoncellista Patrick Belaga si unisce al sassofonista svizzero e musicista elettroacustico Tapiwa Svosve e al produttore di Los Angeles Asma Maroof per un disco che è un “dare il senso alla follia”: Maroof prende le composizioni e le improvvisazioni degli altri due musicisti e le confeziona all’interno di questo “The Sport Of Love”.
SHIRLEY COLLINS – “The Horse”
[Domino]
Tra le voci più importanti della scena folk britannica la quasi ottantenne Shirley Collins torna oggi con il suo terzo disco su Domino.
WATER FROM YOUR EYES – “Everyone’s Crushed”
[Matador]
Nel loro nuovo album, e primo per Matador, il duo di Brooklyn, Rachel Brown (they/them) e Nate Amos (he/him), fanno ballare stupidità e fatalismo usando ritmi palpitanti e testi assurdi e senza peli sulla lingua per raccontare storie di disagio personale e sociale. Descritto da Rachel Brown come l’album più collaborativo finora, “Everyone Crushed”’” è un album di musica pop sperimentale bella e violenta, cruda e indelebile.
KASSA OVERALL – “Animals”
[Warp]
“Animals”, che segna il debutto su Warp del produttore statunitense, è stato in gran parte incubato nella città natale di Kassa, Seattle, dove l’artista si è preso una pausa per costruire il suo lavoro da solista dopo molti anni di vita e lavoro nel circuito jazz e musicale di New York City come batterista e produttore molto richiesto.
THE PINES OF ROME – “The Unstruck Bell”
[Solid Brass Records]
Primo disco in 20 anni per il progetto nel quale confluiscono ex membri di High Aura’d, Songs: Ohia (John Kolodij, Matthew Derby e Rick Prior).