I Cloud House mettonio in campo grinda e chitarre pimpanti nel loro nuovo EP “Still Here” che esce proprio oggi. Si tratta di una raccolta di sette canzoni che affrontano i temi del dolore, della speranza, della resilienza, delle lotte infantili, della nostalgia, della perdita e della crescita personale. Il suono è epico, radiofonico, fatto di quei brani che devi cantrare ad alta voce, per far entrare la passione nella testa e nel cuore. Piace quando si buttano a testa bassa nei loro ritornelli. Lo sanno fare bene. Menzione speciale per un paio di brani davvero a presa rapida come “Still Here” e “Photographs”.

“Still Here” è stato scritto e registrato poco dopo la perdita della madre del cantante Conor, morta dopo una lunga malattia.

Conor racconta:

Le avevano dato tre anni di vita vent’anni fa. Mia madre mi diceva sempre, ogni volta che succedeva qualcosa di strano, ‘devi usare questo in una canzone’, mi ha sempre insegnato a prendere ispirazione dalla mia vita, così quando è morta è stato naturale per me creare molte delle canzoni di questo EP.

In queste 7 canzoni i ragazzi di Glasgow non vogliono inventare nulla di nuovo, solo farci provare belle emozioni, con questo guitar-pop-rock carico, immediato e sincero. Abbiamo ancora bisogno di dischi così, senza tante sperimentazioni.

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