10. PALE BLUE EYES
This House
[ Full Time Hobby ]
La nostra recensione

Il nuovo album “This House” è fresco, pimpante e decisamente gioioso, visto che contiene brani dal ritmo alto e incalzante. Motorik che viaggia sempre sinuoso, synth anni ’80 che saturano l’aria, chitarre briose e il falsetto della voce di Matt che ci cattura, delinenando melodie e ritornelli.

9. CRYSTAL CANYON
Stars and Distant Ligh
[ Repeating Cloud ]
La nostra recensione

Quello che abbiamo tra le mani è un piccolo miracolo: si, perchè potersi permettere un compendio a dir poco sublime di cosa siano stati gli anni ’90 in ambito shoegaze non è certo una cosa da poco. I Crystal Canyon in questo bellissimo “Stars and Distant Light” ci prendono e ci riportano indietro nel tempo, non nascondendoci nulla della loro passione per lo shoegaze della vecchia scuola e a noi sembra davvero di vivere un sogno bellissimo.

8. BLEACH LAB
Lost In A Rush Of Emptiness
[ Nettwerk ]
La nostra recensione

E’ puro senso di beatitudine quello che ci avviluppa nell’ascolto dell’esordio dei Bleach Lab. La formazione londinese mette a frutto anni di EP ed esperienza sui palchi inglesi per confezionare un prodotto di altissimo valore artistico ed emozionale, figlio legittimo e credibilissimo di quelle trame che band come Sundays, Cocteau Twins e Mazzy Star hanno saputo consegnare alla storia.

7. BULLY
Lucky For You
[ Sub Pop ]
La nostra recensione

Il quarto disco dei Bully è veramente il più bello della loro discografia, un disco rock con la R maiuscola, sanguigno e cazzuto, che mette in risalto le emozioni. Alice piazza il discone, quello in cui tutto funziona e sopratutto quello che puoi dire “cazzo, questo su Sub Pop ci sta da Dio“. Anni ’90 a noi, echi grunge, indie-rock abrasivo, la Bognanno che ci mette cuore e anima in ogni pezzo.

6. TIM ARNOLD
Super Connected
[ TA Music ]
La nostra recensione

Lo voglio dire chiaro e tondo, questa volta l’ex leader dei Jocasta si è superato. Un lavoro che è la summa, musicale, di tanti anni di carriera. In “Super Connected” Tim Arnold sviluppa al meglio influenze e percorsi del passato, con una scrittura rigogliosa e fluente che lo porta a realizzare alcuni dei suoi momenti migliori di sempre.

5. MOLLY
Picturesque
[ Sonic Cathedral ]
La nostra recensione

Attenti tanto alla forma canzone, quanto a tratteggiare emozioni, con un livello evocativo altissimo, i MOLLY dipingono magie romantiche e suggestive fin dalla copertina. Il suono è stratificato, abbracciando momenti che vanno a toccare lo shoegaze, ma anche dilatate partiture che ci trasportano su leggere nuvole. Fragilità  e potenza, ecco le due parole che più ricorrono nell’ascolto di questo album.

4. FLYYING COLOURS
You Never Know
[ Club AC30 ]
La nostra recensione

Il nuovo capitolo di una discografia, ripeto, impeccabile, è questo “You Never Know”, che ce li mostra pienamente a fuoco, ormai consapevoli dei loro mezzi e capaci di plasmare in modo personale una materia magica come quella shoegaze. Un album che non ha alcun punto debole.

3. EMMA ANDERSON
Pearlies
[ Sonic Cathedral ]
La nostra recensione

La premiata ditta Emma e James Chapman, produttore e collaboratore, lavora benissimo nel mescolare magie dal sapore cinematografico che guardano tanto al dream-pop quanto a un folk dal sapore anni ’60. Ho usato il termine cinematografico perché davvero in più di un momento mi sembra proprio che queste canzoni possano essere parte di una colonna sonora, tale è il loro potere evocativo, sia nell’infondere una sottile inquietudine, sia, al contrario, nel dimostrarsi ariose e rinfrancanti.

2. HANNAH JADAGU
Aperture
[ Sub Pop ]
La nostra recensione

Dal piglio bedroom-pop del lavoro di 2 anni fa si è passati ora, con l’esordio “Aperture”, a un alt-pop ricercato, fantasiosio e magicamente variegato, con Hannah che non nasconde l’amore per chitarre e liquidi synth, così come per l’ R&B quanto per l’indie-rock al femminile e pure per suggestioni dreamy più stratificate che potrebbero addirittura rimandare la nostra memoria ai mitici Lush.

1. CLIENTELE
I Am Not There Anymore
[ Merge ]
La nostra recensione

Solo pochi eletti, come sempre, toccheranno veramente il cielo con un dito grazie ai Clientele, per tutti gli altri ci sarà l’ultimo dei Blur. Accontentatevi e credete di godere, se vi basta, altrimenti sapete già a chi rivolgervi, Alasdair MacLean vi aspetta.