Meritano di essere seguiti con attenzione i misteriosi Theredone, una band giapponese di cui non sono riuscito a trovare quasi nessuna informazione su internet. Ma anche questo è il bello della musica davvero indipendente: si diffonde pian piano, nel sottobosco sonoro, senza creare clamore.
Le certezze sono pochissime. Il gruppo (ma potrebbe anche essere un progetto solista) è capeggiato da una cantante e ha già dato alle stampe un lavoro all’inizio di quest’anno, un EP di quattro tracce intitolato “Take Me Down”. “High Voltage Of Noise”, il loro album di debutto, è stato pubblicato a metà novembre, è disponibile per l’ascolto anche su Spotify e include versioni remixate delle canzoni già presentate in precedenza al pubblico.
I Theredone ci propongono uno shoegaze melodico – soffice ma molto, molto rumoroso – contraddistinto da atmosfere eteree e da un generoso ricorso all’elettronica. La voce zuccherosa dell’anonima frontwoman dà un tocco di dolcezza a brani che si muovono sempre e costantemente sulla linea del dream pop. Le chitarre elettriche, travolgenti e super-effettate, avvolgono le note di pezzi fortemente legati alla tradizione alt rock anni ’90. Il disco, in sé e per sé, non ha nulla di rivoluzionario, ma si fa ascoltare con piacere. Non mancano canzoni di pregevole fattura come “Escape”, “Here Alone” e “Set Visibility”.
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