Sembra arrivato il momento della consacrazione per i Mannequin Pussy che dopo l’esordio omonimo (noto anche come “Gipsy Pervert”) del 2014, “Romantic” del 2016, “Patience” del 2019 e “Perfect” del 2021 sono ormai pronti a raccogliere i frutti di un solido percorso musicale. L’indole aggressiva degli esordi trova nuove forme d’espressione in “I Got Heaven”, prodotto da John Congleton che da tempo apprezzava la band americana e voleva lavorare con loro.
Dieci brani ispirati da lunghi viaggi in macchina, dai film di Park Chan-wook, “My Own Private Idaho” di Gus Van Sant e “Le Bonheur” di Agnés Varda che hanno accompagnato la frontwoman Marisa Dabice negli ultimi anni, complice anche un cambio di formazione: dopo l’uscita di Thanasi Paul è arrivata Maxine Steen a chitarra e sintetizzatore.
Rabbia e melodia camminano fianco a fianco nella title track, potente mix di chitarre taglienti, della batteria di Kaleen Reading, delle voci di Dabice e Macie Stewart ai backing vocals in un attacco alla religione e alle convenzioni. Deciso il crescendo di “Loud Bark” ma è l’atmosfera sognante e avvolgente di “Nothing Like” a segnare il nuovo corso della band con un sound power pop che diventa rumoroso, armonico e audace in “I Don’t Know You” una delle tracce dove l’apporto di Congleton è più evidente.
E’ il basso di Colins “Bear” Regisford a reggere il gioco in “Sometimes” insieme alle classiche chitarre arrabbiate, la voce di Dabice che si trasforma e cambia tono e stile in tre minuti convincenti. Regisford al microfono in quel puro duetto hardcore chiamato “Ok? Ok! Ok? Ok!” che insieme alle velocissime “Of Her” e “Aching” rappresenta il lato più animato e feroce del disco.
“Softly” invece è la classica power ballad sporca e grungy in cui Congleton è maestro, genere che i Mannequin Pussy dimostrano ancora una volta di saper padroneggiare con gusto e personalità, caratteristiche evidenti anche in “Split Me Open” chiusura minimale, iper melodica, accattivante di quello che è indubbiamente il loro album più completo, vario e accessibile che si dimostra meritevole delle molte lodi ricevute.