A fine ottobre 2020, in piena pandemia, le Mourn avevano pubblicato il loro quarto album, “Self Worth“, ma ora sono tornate con un nuovo lavoro sulla lunga distanza, il loro primo per la Cielos Estrellados Music, label di Barcelona.

Credit: Cristian Colomer Cavallari

Carla Perez Vaz e le sorelle Jazz e Leia Rodriguez Bueno erano delle adolescenti dieci anni fa, quando è iniziato questo loro progetto, mentre ora sono delle giovani adulte: il loro percorso non è stato sempre facile e comodo, ma la voglia di andare avanti, insieme alla loro forza, le ha comunque trasportate fino a dove sono arrivate oggi.

Il singolo anticipatore “Could Be Friends”, rilasciato a gennaio, ci porta subito su esaltanti e potenti territori indie-rock, melodici, godibili e trascinanti che, grazie a un ritornello estremamente catchy e passionale, riesce a conquistare sin dal primo ascolto.

Esattamente a metà del disco troviamo “Headache”, punky, gridata, folle, viscerale, ma sporca quasi a voler rimandare a influenze grunge, in cui il drumming del nuovo batterista Oriol Font riesce a fare la differenza.

Le catalane ci sorprendono con “At Midnight” che, pur rimanendo su territori alt-rock dai sapori ’90s a loro tanto cari, lascia entrare il suono dei fiati che non risulta per nulla fuori luogo in questo contesto.

Ci sono però anche canzoni che maggiormente vanno fuori dalla comfort zone delle Mourn in “The Avoider”: per esempio possiamo parlare di “Heal Hill”, in cui fanno capolino le chitarre acustiche e il ritmo rimane sempre basso e i toni riflessivi.

L’esperimento più interessante, però, rimane la title-track “The Avoider” con i suoi rumorosi synth che ci porta su cattivi territori post-punk riportandoci sorprendentemente verso gli anni ’80.

L’ultima botta di vita ce la dà “Aftertaste”, un altro tuffo nell’alt-rock dalle sfumature ’90s, con ottime melodie sostenute da possenti riff di chitarra e da un drumming sempre molto sostenuto ed energico.

Con questo nuovo disco le Mourn non si snaturano, ma in questa mezz’ora ci regalano comunque alcuni nuovi spunti interessanti e non diminuiscono mai la qualità della loro musica.