C’è stato un momento in cui Jack Antonoff non era così fottutamente gigante. Nel 2014 aveva datao vita al progetto Bleachers ed era pronto a mettersi in mostra. Lo fece con un primo disco, “Strange Desire”, che non era ancora permeato di quel “Bruce Springsteen wannabe” che ora ammorba costantemente quasi ogni brano di Antonoff, che nel frattempo è diventato uno dei produttori più ambiti d’America.
Ecco, questo brano di The Hold Fast mi porta in mente proprio a quegli esordi Bleachers, quando il suo gusto radio-friendly era bello pimpante sotto lo sguardo di Vince Clarke in una ricetta che prevedeva belle tastiere, chitarre, ritmpo pimpante e corettoni, tutto mescolato alla perfezione per canzoni immediate e travolgenti.
“Let’s Burn It Down” è proprio così. Bel taglio synthetico in apertura e battuta ritmica secca e poi ecco questo ritornellone che ci prende e ci porta via con le schitarrate. Insomma…tutto fila alla perfezione. Se rimpiangete, come me, il primo Bleachers, beh, questo brano fa proprio al caso vostro!
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