FFiume
#OREEORE

Decisamente quest’anno il panorama hip-hop italiano è stato quanto mai foriero di ottime uscite, nonostante le continue diatribe interne e il sempre maggiore sdoganamento commerciale (che solo saltuariamente riguarda artisti o progetti veramente validi): vi abbiam già  parlato di numerose uscite, ma ci sembra azzeccato promuovere pienamente anche il nuovo lavoro di FFiume, mc e producer con base a Milano.

Il disco “#OREEORE” segue a distanza di un anno l’apprezzato predecessore “The Folto Caruso Ensemble” (fantastico sin dalla copertina che omaggia chiaramente la Stones Throw) e prosegue nello stesso viaggio verso gli aspetti più originari e passionali della doppia acca, tanto che il il titolare si è concentrato soprattutto sulle produzioni lasciando spesso il microfono ad amici e stimati colleghi.

Nei quaranta minuti scarsi del disco è tutto un susseguirsi di campioni jazz e soul, groove grassissimi e morbidezze assortite, pure gli ospiti appaiono perfettamente calati nel contesto: dall’ottimo Mastino della memorabile “Giammai” fino a Santo Trafficante nella commovente “BackInTheDays” e Osaka nella divertentissima “Economia del Resto”.

Perlopiù il disco si muove su atmosfere solari, anche nella simpatica invettiva di “DGH” e in quello splendido manifesto di autarchia che è singolo e titletrack, ma anche nelle incursioni più scure suona magnificamente come dimostrano la soulful “2098” e la breve “Icarus”.

Un ascolto che è assolutamente d’obbligo per chi ama l’hip-hop più sincero e legato alla tradizione, ma pure una scoperta interessantissima per chi è meno avvezzo a tali sonorità : la dedizione e la maestria che FFiume infonde nella propria musica sono un vero toccasana in un periodo di troppi ascolti superficiali.

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