è solo un ep di tre tracce, il nuovo lavoro dei Mushrooms Project, eppure è la conferma dell’ottima annata vissuta dalla Hell Yeah Records, l’etichetta italiana che in questo 2015 ha sfornato una manciata di perle difficilmente trascurabili (dall’omaggio a Carpenter dei Crimea X agli esordi di Telespazio e Luminodisco): questo “Rio Disco EP” è dunque la migliore occasione per tributare i giusti onori alla label italiana e accendere i riflettori sul duo parmense.
Giorgio e Marco sono due veri maestri nell’incrociare ritmi house (prevalentemente balearici) e influenze strumentali (dai sintetizzatori stile John Carpenter alle chitarre liquide del post-rock): il nuovo breve lavoro non rivoluziona questo modus operandi, ma mischia un poco le carte, offrendo all’ascoltatore due lunghe suite e un intermezzo semi-acustico dall’afflato prepotentemente psichedelico: se l’iniziale “Rio Disco 84” è un viaggione morbidissimo tra Ibiza e la Germania più kraut, la versione “94” si pregia di battiti più incalzanti, avvolgenti riverberi dub e atmosfere tanto misteriose quanto familiari.
L’ep, che ha visto la luce durante il mese di novembre, è il congedo migliore per un 2015 che ha visto la musica italiana in forma smagliante, anche grazie alla Hell Yeah Records: una label coraggiosa e attenta come conferma la scelta di collaborare con i Mushrooms Project.