Quanto è dolce Regina Spektor con quella voce da fanciulla e, allo stesso tempo, matura. Raffinata, impacciata, sfacciata, Regina Spektor ha una voce affascinante e raffinata e ci regala, con “Far”, una manciata di canzoni pop che, di certo, non spiccano per originalità ma che hanno un’ anima e dei testi importanti.
Regina Spektor, l’Amelie Poulain della musica, racconta, con delicatezza e magia, storie fantastiche, sognanti, colorate.
“Laughing With” è il brano che preferisco dell’intero lotto.
Se vi aspettate la Spektor riottosa, ancora adolescente, o la provocatrice di “Soviet Kitsch”, siete completamente fuori strada.
Qui c’è pop iperprodotto (addirittura la Spektor si è servita di quattro produttori), super-arrangiato, orecchiabile nonchè un modesto tentativo di conservare i fan della prima ora raccattando, allo stesso tempo, nuovi adepti.
La mia non è affatto una critica, è importante andare al di là del cosiddetto ‘pubblico di nicchia’ e Regina forse l’ha fatto giocando le carte migliori che aveva. Si sta mettendo alla prova, sperimentando in ambito pop (ascoltate attentamente “Human Of The Year”, non è semplice pop leggero), e “Far”, pur non essendo un capolavoro, è il suo lavoro di transizione, più disteso e più ruffiano rispetto ai precedenti.
Regina Spektor vorrebbe osare, sfruttando le potenzialità della sua voce, ma poi si tira indietro e percorre terreni più praticabili.
Solo in “Human Of The Year”, il suo inno spirituale tra Bach e Buckley, rischia qualcosina in più ma, per il resto, “Far” è solamente un album gradevole, che aveva tutte le potenzialità per essere il capolavoro di Regina Spektor e che, purtroppo, verrà ricordato solamente per essere un discreto album pop, dalle melodie intense.
- Band Site
- MySpace
- BUY HERE
2. Eet
3. Blue Lips
4. Folding Chair
5. Machine
6. Laughing With
7. Human of the Year
8. Two Birds
9. Dance Anthem of the 80s
10. Genius Next Door
11. Wallet
12. One More Time with Feeling
13. Man of a Thousand Face
REGINA SPEKTOR su IndieForBunnies: