Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…
L’uscita dell’album, lungamente atteso, dei Night Flowers, ci ha fatto venire voglia di andare a riprendere la loro discografia, anche perchè la band non ha voluto inserire nell’esordio i singoli più vecchi (come invece fanno, ormai, molti gruppi!) e così un ripasso sui singoli precedenti (che appunto non troverete su “Wild Notion”) pensiamo che sia assolutamente doveroso, visto le perle sfornate dal quintetto londinese.
I Night Flowers si mostrano in tutta la loro delizia guitar-pop nel 2013, con i primi brani “Single Beds” and “North”. La formazione è composta da Sam Lenthall, Greg Ullyart, Zebedee Budworth, Chris Hardy e Hester Ullyart, che nel 2015 sarà sostituita da Sophia Pettit.
Greg, Chris ed Hester erano precedentemente nei Kingdom By The Sea, ma in realtà Greg ed Hester erano anche nei The City Ghosts, mentre Greg e Chris hanno suonato insieme nei Crucibles.
Ecco un video live in cui appare proprio Hetty alla voce, mentre esegue il brano “North”
“Single Beds” è già ricca di quelle coordinate che poi appariranno sempre più forti e determinanti nella musica della band, ovvero un romanticismo che si fonde con riverberi shoegaze e un jangle anni ’80. Le premesse per una band per cui perdere la testa ci sono tutte. Gli accostamenti con i The Pains Of Being Pure At Heart ci stanno e non infastidiscono affatto i Night Flowers.
Nel 2014 esce l’EP omonimo per Dirty Bingo Records che piazza 4 brani da pelle d’oca. “Embers” è diamante preziosissimo con il suo piglio accattivante, mentre più atmosferica e avvolgente è “Bound”, così come “Neverlands”. “Summer Rain” è l’ennesimo esempio di come le melodie fluiscano limpide e coinvolgenti in questa band.
2015: cambio alla voce, come dicevamo. Arriva Sophia (precedentemente negli Skipping Forecast, band gestita con Luke Twyman – da notare che Sophia e Luke partecipano come voci aggiunte a una versione acustica di “Embers” pubblicata solo sull’edizione giapponese del precedente EP -) e subito veniamo conquistati dalla sua dolcezza in “Sleep”. Continua il perfetto mix tra chitarre riverberate dallo spirito shoegaze e melodie allo zucchero filato. La b-side “Setting Pretty” è da scuola di guitar-pop, alla voce capolavoro.
I Night Flowers continuano con buona cadenza a sfornare brani. Noi siamo qui in trepidante attesa per l’album e loro ci stuzzicano con la perfezione pop di “Chaser”.
“Glow In The Dark” ha un video realizzato nel tour giapponese della band, tutto incentrato su Sophia. Noi praticamente non possiamo fare altro che vederlo in ginocchio, mentre la melodia del brano ci porta letteralmente in paradiso. E vi proponiamo pure la versione acustica! “Amy” è l’ennesima b-side che ci si chiede come possa essere un lato b vista la bellezza assoluta.
A Natale siamo tutti più buoni e i Night Flowers ci deliziano con due brani inediti che rendono le nostre feste ancora più dolci, calorose e l’ atmosfera dream-pop ci riempie il cuore.
A questo punto l’attesa per l’album si fa insostenibile e, grazie a Dio, i nostri eroi ci accontentano, anche se comunque bisogna aspettare aprile 2018. La marcia di avvicinamento a “Wild Notion” si compone dei singoli “Losing The Light”, “Cruel Wind” e “Hey Love” che trovate, ovviamente anche sull’album e quindi non fanno parte del nostro Weekly Rardar.
Il resto è già storia, con un esordio praticamente perfetto, che lascia senza fiato. Lodi infinite per i Night Flowers.