di Nicola Perina
è un’isola straordinaria quella dove vivono gli Albedo, lontana dall’indie di massa, lontana dalla trap (Dio ci salvi), lontana da qualsiasi forma di stronzo terrestre.
Questo piccolo capolavoro di 4 pezzi intitolato “La Paura” è un altro capitolo della favola di Raniero Federico Neri e degli Albedo, iniziato per me quando alle superiori impazzivo per i Delicious, beato chi se li ricorda, e narra di mondi immaginari e di sfighe reali. Ogni traccia dell’ EP è un episodio toccante, ma non posso non segnalare la titletrack: ritmo incalzante con la batteria 4/4 che si ferma solo per lanciare l’inciso del pezzo, melodie perfette e una voce che trasmette l’inverosimile. “Questa piccola stanza” ha un finale struggentee e i riff che ammiccano agli Interpol.
Il suono è quello degli Albedo, ma il livello decisamente più alto, sempre più alto, a dire il vero. Sipario.
Sarà per le linee di chitarra ‘spacca cuore’ o forse per le parole di Raniero, che toccano nell’animo più profondo, ma io mi sono già innamorato di questo gioiello. Grazie di tutto, veramente.